Attivata nel 2023 dai cinque IRCCS (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) pubblici della Lombardia, un IRCCS privato, Human Technopole e Arexpo, la Fondazione innovazione e trasferimento tecnologico (FITT) apre ora una nuova fase della propria attività, estendendo i propri servizi a tutto il sistema della ricerca biomedicale italiana.
Nel corso dell’ultimo Consiglio di amministrazione è stata deliberata una significativa riorganizzazione della governance, volta a garantire maggiore agilità operativa. I cinque IRCCS pubblici lombardi potranno continuare ad avvalersi dei servizi della Fondazione tramite specifici accordi di collaborazione, senza i vincoli legati alla precedente qualifica di membri ordinari.
Questa evoluzione rappresenta un punto di svolta per FITT, che potrà ora offrire servizi di business development a tutti gli IRCCS e ai centri di ricerca italiani attivi nel campo biomedico, pubblici e privati, nonché alle aziende, valorizzando le competenze, il network internazionale e gli strumenti sviluppati nella fase di avvio.
I centri potranno contare sul supporto della Fondazione lungo l’intero percorso di valorizzazione dei risultati della ricerca: dallo scouting interno all’analisi delle opportunità di protezione della proprietà intellettuale, dal deposito di brevetti alla definizione della strategia di sviluppo, fino alla creazione e finanziamento di spin-off o alla ricerca di partner industriali per accordi di licenza e contratti di ricerca sponsorizzata.
L’aggregazione delle attività di business development all’interno di FITT per conto di più centri di ricerca consentirà di raggiungere una massa critica significativa, condizione essenziale per attrarre l’attenzione di operatori e investitori internazionali. Questi ultimi hanno storicamente mostrato scarso interesse verso l’ecosistema italiano, spesso percepito come frammentato e privo di interlocutori strutturati in grado di offrire pipeline tecnologiche competitive.
Si tratta di un salto di qualità per il trasferimento tecnologico nel biomedicale, in un contesto, quello italiano, che eccelle per la qualità della produzione scientifica, ma presenta ancora ampi margini di miglioramento in termini di brevettazione, creazione di imprese innovative e collaborazione con l’industria.
“Nel corso del primo anno di attività operativa di FITT, i cinque IRCCS pubblici membri ordinari, Policlinici di Milano e Pavia, Istituto Tumori, Istituto Neurologico Besta, Ospedale San Gerardo di Monza, avevano seguito un percorso volto a rendere operative le disposizioni previste dallo statuto e dal piano di azione, per poi realizzare che tale approccio non era pienamente compatibile con le loro norme – spiega a Startupbusiness Marco Baccanti direttore generale di FITT (nella foto) – Abbiamo pertanto deciso di procedere con un cambiamento nella governance che permette agli IRCCS iniziali di continuare a utilizzare i servizi di business development di FITT, in qualità di clienti, e di consentire a FITT di proporli anche ad altri. FITT 2.0 è quindi oggi l’unica realtà di business development specializzata nella valorizzazione della ricerca biomedica, che opera a livello nazionale. Può supportare tutti gli IRCCS italiani, pubblici e privati, le Università, altri centri di ricerca; ma anche aziende farmaceutiche, biotech e di dispositivi medicali, anche internazionali, per le loro operazioni di open innovation, amministrazioni pubbliche per politiche di innovazione, ricerca, sviluppo economico e singoli inventori e ricercatori”.
Oltre che ai 53 IRCCS nazionali, FITT apre quindi ora i propri servizi anche ai technology transfer office delle università attive nella ricerca biomedica, alle aziende lifescience, alle charity, ai centri di ricerca indipendenti, agli Assessorati interessati a sviluppare nuove policy, con l’obiettivo di rafforzare l’impatto economico e sociale della ricerca scientifica nelle scienze della vita.
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