Chi ha fatto della velocità, del design e dello stile di vita una bandiera riconosciuta in tutto il mondo, ha ora deciso di non volersi fermare all’asfalto. Dopo aver dominato le piste, Ferrari mette la prua verso il mare. E lo fa con Hypersail, il primo progetto ufficiale del Cavallino Rampante nel mondo della vela: un’imbarcazione a vela 100% elettrica e volante, progettata per riscrivere le regole della navigazione con la stessa ambizione con cui Maranello ha ridefinito quelle della Formula 1 e delle competizioni automobilistiche.
Hypersail non è solo una barca, è un concept di mobilità estrema con: architettura foil-based, propulsione full-electric, materiali compositi ultraleggeri. Un progetto nato dalla collaborazione tra designer visionari e ingegneri aerodinamici, che allarga i confini dell’universo Ferrari ben oltre la strada.
Hypersail non è solo design. È strategia pura. Con questo progetto, Ferrari entra nel mondo del lifestyle tecnologico e sostenibile, presidia un nuovo spazio simbolico: quello dell’innovazione fluida, dove velocità, eleganza e avanguardia convivono in equilibrio dinamico.
Ferrari non partecipa a una regata: lancia un messaggio. Il vero lusso oggi non è possedere, ma saper navigare il cambiamento con intelligenza e bellezza e per farlo al meglio ha chiamato Giovanni Soldini che sarà la ‘prima guida’ della nuova barca da 100 piedi di lunghezza con un albero da 40 metri. Hypersail è una startup del mare con il DNA di Maranello.

Un amico una volta mi disse: “una Ferrari ha un prezzo. Uno yacht, invece, può non averne”. È proprio sul mare che si apre un nuovo mercato per Ferrari: quello degli yacht di alta gamma. Perché chi ha saputo progettare la perfezione su quattro ruote, può farlo anche tra le onde.
Guardando avanti, la domanda sorge spontanea: chi rappresenterà l’Italia nell’America’s Cup del futuro? Magari proprio a Napoli, dopo il 2027. Per competere servono visione, ingegneria, coraggio e oltre cento milioni di euro l’anno. Una cifra che Ferrari già investe in Formula 1. E se il modello funziona sulle supercar, perché non replicarlo nel mondo delle imbarcazioni da competizione? Nel frattempo, Alfa Romeo, gioiello del gruppo Stellantis, ha fatto il suo ingresso in Luna Rossa al fianco di Prada. Studio? Evoluzione? O forse i primi segnali di una nuova sinergia tra automotive e settori competitivi ad alta tecnologia e stile?
Chi lavora con le startup sa che i sogni e gli scenari non sono mai troppi. Servono solo menti capaci di accelerarli, e oggi quella mente potrebbe essere John Elkann, pensare a Ferrari in Coppa America significherebbe ricalcare le orme di Gianni Agnelli, del mito di Azzurra, e di un’Italia che sa ancora stupire il mondo.
Una nuova rotta si è appena aperta. E potrebbe essere solo l’inizio.
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