Brainyware, startup deeptech italiana specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale generativa per le imprese, rende noto di avere compiuto un passo decisivo nell’evoluzione della propria offerta introducendo una personalizzazione avanzata dei casi d’uso, progettata per adattare l’IA ai processi reali e alle esigenze specifiche di ogni azienda.
Grazie alla nuova piattaforma low-code, le imprese possono oggi addestrare agenti IA su compiti specifici, automatizzare attività ripetitive e supportare i team nelle operazioni quotidiane, costruendo soluzioni che rispondono alle esigenze concrete del proprio business. La piattaforma permette di creare agenti di intelligenza artificiale realmente operativi: strumenti capaci di comprendere e interrogare documenti complessi, normative e contratti; generare report e documenti in autonomia; gestire ticket, attività di customer care e compliance; analizzare rassegne stampa e contenuti editoriali; e orchestrare workflow intelligenti lungo l’intera catena amministrativa e operativa.
I primi progetti implementati indicano che l’automazione di processi documentali, assistenza interna e compliance può liberare fino al 30% del tempo operativo oggi dedicato ad attività manuali. Una quantità di ore che può essere reinvestita in attività a maggior valore aggiunto, generando non solo saving ma nuovo margine operativo.
“Il confronto con il mercato ci ha mostrato che la vera domanda non è se le aziende possano adottare l’AI, ma se l’AI sia in grado di adattarsi ai loro processi – dice in una nota Alberto Adorini, CEO e co-fondatore di Brainyware (nella foto) – Oggi una società di consulenza può creare offerte e preventivi in pochi minuti, una utility può configurare un assistente che conosce tariffe e procedure, un ufficio stampa può automatizzare l’analisi delle rassegne confrontandole con i comunicati. I casi d’uso implementabili sono migliaia: l’AI generativa diventa davvero su misura. Non si tratta di sostituire persone, ma di liberarle dalle attività ripetitive. Le ore risparmiate diventano valore reinvestibile in funzioni strategiche, ed è questo l’elemento più apprezzato dagli amministratori delegati”.
Sin dal suo ingresso sul mercato, Brainyware ha lavorato per rimuovere in modo sistematico gli ostacoli che frenano l’adozione dell’AI generativa nelle imprese italiane. La prima barriera è stata la sovranità del dato: la soluzione opera interamente on-premise tramite hardware dedicato, garantendo che informazioni sensibili, know-how e documenti rimangano all’interno dell’infrastruttura aziendale, requisito cruciale per settori come sanità, finanza, PA e attività forensi. La seconda riguarda il costo, superato con un pricing chiaro e accessibile basato su un canone fisso, che elimina la volatilità dei modelli a consumo e rende l’IA sostenibile anche per le PMI. La terza barriera è la capacità dell’IA di fornire risposte precise e contestualizzate, risolta tramite un motore proprietario addestrato sui dati specifici di ciascuna azienda, capace di generare informazioni altamente rilevanti per il business.
Con la nuova piattaforma low-code, Brainyware abbatte ora la quarta e ultima barriera: la possibilità di adattare l’IA ai processi reali delle imprese. La personalizzazione diventa un elemento nativo della soluzione, consentendo la creazione rapida di agenti configurati sulle procedure, la documentazione e le attività operative di ogni organizzazione, senza necessità di sviluppo software dedicato.
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