A Napoli si uniscono vela, inclusione, startup e innovazione

In Italia si riaccende l’attenzione e la passione per la vela: la scelta di Napoli come sede delle prossime regate della Louis Vuitton e America’s Cup, annunciata dal Governo Italiano con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in prima linea insieme Grant Dalton, CEO e guru del Team New Zealand, ha riportato il mare al centro del dibattito nazionale e internazionale. Un segnale chiaro che il Mediterraneo, e Napoli in particolare, possono tornare protagonisti non solo nello sport ma anche nell’innovazione.

Proprio dal cuore del Porto di Napoli: il Molo San Vincenzo, luogo simbolico della storia navale italiana e sede della prima fabbrica di imbarcazioni del Regno delle Due Sicilie, Antonio Prigiobbo, fondatore e direttore di NaStartUp (nonché autore di contributi per Startupbusiness), ha scelto di sviluppare il 113esimo appuntamento dello StartupLive.

Un evento speciale, organizzato in partnership con la Scuola Vela Mascalzone Latino, l’unica scuola velica in Italia nata dall’esperienza diretta della Coppa America. Fondata da Vincenzo Onorato e ospitata dalla Marina Militare Italiana, la scuola rappresenta un modello virtuoso di sport e inclusione sociale: qui si educa alla vela e ai valori dello sport ragazzi dai 6 ai 18 anni provenienti da contesti di disagio o con disabilità.

“Il mare di Napoli il Mediterraneo è denso di significati e significanti: il porto di Napoli non è solo uno snodo logistico, ma un laboratorio vivo di storie produttive, economiche e d’innovazioni. Il mare diventa una metafora concreta per le startup e per un nuovo modello di impresa: inclusivo, sostenibile, connesso. È stato il primo grande network dell’umanità, un tessuto che ha intrecciato economie e culture, e continua ancora oggi a offrirci occasioni di innovazione. Anche se oggi sembra uno spazio finito, superato dallo spazio stellare, il mare ha ancora molto da farci scoprire e insegnarci. Per questo, il mare non è solo un orizzonte: è un’origine, e soprattutto un futuro”, dice Prigiobbo.

A fare gli onori di casa, Antonietta De Falco, direttrice della Scuola Vela Mascalzone Latino e Consigliere Federale FIV (Federazione italiana vela), che ha ricordato il ruolo sociale della vela come strumento formativo, capace di generare competenze e percorsi professionali. Accanto a lei, l’imprenditore nautico Filippo D’Arrigo: “Il mare può diventare il motore di un nuovo ecosistema di lavoro e inclusione”.

Presenti anche rappresentanti delle istituzioni. Antonella Ciaramella, coordinatrice dell’assessorato alla Formazione professionale della Regione Campania, sottolinea l’urgenza di innovare la formazione, puntando sulle competenze trasversali e su alleanze concrete tra scuole, imprese, associazioni e territori. Luigi Carbone, presidente della commissione Cultura, turismo e attività produttive del Comune di Napoli, ribadisce il sostegno a chi innova, mettendo in rete pubblico, privato e società civile.

Dalle barche alle startup: in questa edizione quattro i progetti innovativi presentati: Marco Tedesco racconta di Besteam, piattaforma che unisce sport, gaming e metaverso in una carriera calcistica virtuale supportata da allenamento reale e dispositivi IoT; Alessandro Saetta presenta Terroir from Space, che utilizza IA e dati satellitari per supportare la viticoltura in tempi di crisi climatica, e poi Antonino Russo aggiorna sull’evoluzione di The Skipper Academy, l’accademia che forma skipper professionisti per il mercato del charter nautico, infine Adriano Cirasa, 18 anni, introduce il suo progetto per rendere più ecologiche le imbarcazioni.

NAStartUp non accelera solo startup, ma tutto l’ecosistema come gli incubatori certificati, favorendo sinergie e nuove opportunità. All’evento, Vincenzo Vitale, CEO di SEI Ventures, presenta le attività dell’incubatore attivo nelle aree interne italiane, dove ha rigenerato comunità spopolate incubando oltre 60 startup e sta ora lavorando per aprire un nuovo hub a Bassano del Grappa.

Pasquale Brancaccio, fondatore di INHUSE – Innovation hub south Europe, annuncia la dematerializzazione delle quote dell’incubatore, ora registrate su Euronext Securities Milan con un codice ISIN, rendendole riconoscibili e negoziabili a livello globale.

Il panel dedicato alla finanza alternativa vede Luigi Nardullo, CEO di Creazionedimpresa_it, annunciare l’accordo con Opstart per strumenti concreti a supporto di startup e PMI innovative.

Spazio anche alla blue economy con il report di Giancarlo Donadio, sviluppato con Pandant per NAStartUp: un settore da 64 miliardi di euro in Italia, con 227mila imprese coinvolte e tecnologie che vanno dall’eolico offshore alla robotica subacquea. “La blue economy è la grande occasione del Sud: combina innovazione, sostenibilità e sviluppo economico”.

A chiudere l’evento, Mariagrazia Iacono di Lauro Holding annuncia la nascita di un programma permanente di Open Innovation, che coinvolge NAStartUp insieme a università, armatori, circoli velici e altri attori istituzionali del porto di Napoli, in vista dell’America’s Cup. L’obiettivo: valorizzare l’economia del mare e attivare nuove sinergie.

A sostegno dell’iniziativa, il messaggio dell’armatore Salvatore Lauro: “Non possiamo perdere questa occasione. Se acceleriamo insieme, possiamo generare benefici reali per Napoli e per l’Italia.”

Una riflessione che ha il vento in poppa: perché la Coppa America non è solo una regata, ma può diventare un volano per l’intero ecosistema dell’innovazione, perciò è fondamentale mettersi in rotta. (foto: Claudio Cimmelli)

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