Odoo è una delle più promettenti scaleup europee, con la sua valutazione di 5 miliardi di euro rientra abbondantemente nella definizione di unicorno. Nasce nel 2005 in Belgio per volontà di Fabien Pinckaers che ne è il CEO per sviluppare e proporre al mercato soluzioni software pensate per le aziende di ogni dimensione e settore che sono modulari e molto semplici da usare, integrare, installare.
Oggi Odoo conta circa 12 milioni di utenti in tutto il mondo e dal 2023 ha aperto il suo ufficio in Italia che è guidato fin dal primo giorno da Miriam Bastianello che rivede l’incarico di managing director e che in due anni ha portato la filiale ad avere uno staff di 60 persone. Bastianello ha iniziato a lavorare per Odoo in Belgio e quando si è trattato di affidare l’incarico dell’avvio delle operazioni in Italia la scelta è caduta su di lei che è di origine di Bolzano e ha esperienza internazionale.

“La filiale italiana è in piena crescita – dice a Startupbusiness – fin dall’inizio abbiamo lavorato per creare lo staff sia lato commerciale sia lato supporto ai clienti, ci siamo concentrati sulle assunzioni e sulla formazione e oggi abbiamo un team che dispone anche di competenze legate al marketing, alla contabilità, all’office management, alle risorse umane. Il nostro approccio è molto agile, l’onboarding è veloce e si passa in poco tempo alla piena gestione dell’operatività, la nostra filosofia è quella di responsabilizzare le persone che lavorano con noi, non c’è micro-management ma un team che ha un’età media sotto i 30 anni che opera in modo coordinato e responsabile”.
Odoo Italia si concentra sopratutto su PMI e micro imprese, quelle che hanno esigenze più articolate possono fare leva sul supporto dei consulenti, mentre quelle più agili, mediamente fino a 10 dipendenti, acquistano e gestiscono direttamente dal sito della scaleup. “La nostra sfida ora è quella di fare comprendere ai nostri clienti l’innovatività della nostra offerta sapendo che per molte imprese è difficile cambiare fornitore o approccio anche se i vantaggi sono molto chiari perché la nostra soluzione risponde a tutte le esigenze operative, è altamente localizzata e quindi in linea con tutte le normative, ed è per questo che abbiamo anche avviato un programma con i commercialisti al fine di fare loro conoscere le nostre soluzioni in modo che poi possano anche farle conoscere ai loro clienti”.

Odoo ha un ampio e capillare programma di academy e di roadshow che si sviluppa con appuntamenti in tutto il mondo che aiutano a conoscere le tecnologie e le diverse applicazioni dell’offerta e che pongono enfasi sul fatto che si basa sul concetto di modularità il quale si dimostra ideale anche per le startup che possono iniziare con poche applicazioni per poi crescere aggiungendo quelle che servono man mano che il business si sviluppa. Odoo si acquista per numero di utenti a prescindere dal numero di applicazioni, quindi una volta che si è iniziato a lavorare con le soluzioni della scaleup belga le applicazioni che vengono aggiunte nel tempo non hanno costi aggiuntivi. I costi vanno da poco meno di 12 euro al mese per utente e possono arrivare a 24 euro al mese a seconda del piano che l’utente sceglie ma non cambiano in base al numero di applicazioni: “Va ricordato – dice Bastianello – che noi abbiamo anche l’opzione one-app-free che consente a chi lo desidera di utilizzare una delle app della nostra offerta senza costi e senza limitazioni di numero di utenti, è un modo per fare avvicinare gli utenti alla nostra tecnologia ma anche una modalità che permette a molti di gestire a costo zero una parte del loro business”.
L’offerta di Odoo è ampia e comprende app come il CRM, la gestione delle vendite con fatturazione e contabilità, la gestione dei progetti e del timesheet, il magazzino, la produzione, la realizzazione di siti web ed e-commerce. “Data questa ampiezza dell’offerta sul mercato ci confrontiamo sia con i grandi fornitori di ERP sia con i fornitori di sistemi per singoli servizi e questo lo vediamo soprattutto in settori dove vi è la presenza di fornitori storicamente consolidati ma allo stesso tempo stiamo osservando che sempre più partner, clienti e fornitori di chi già utilizza le nostre app tende a scoprirle e a sceglierle, così come siamo entrati in quella fase in cui anche Odoo viene considerato come fornitore nei processi di software selection da parte delle imprese, comprese quelle più grandi, perché l’elevata scalabilità delle nostre soluzioni si adatta a organizzazioni di ogni dimensione”.
La società è anche impegnata nello sviluppo di una rete di partner come possono essere gli integratori di sistemi, le società di consulenza strategica e i fornitori che si rivolgono a settori altamente specializzati: “In Italia abbiamo oggi circa cento partner di diverse tipologie e dimensioni comprese alcune grandi società di consulenza come KPMG e PwC”.
Altra caratteristica dell’offerta di Odoo è quella che fa riferimento ai modelli che sono stati definiti come Odoo Enterprise e Odoo Community, nel primo caso si tratta di una vendita sotto forma di licenze che poi, a seconda della preferenza dei clienti possono essere erogate in modalità Saas, on permise o sotto forma di contratto di sviluppo, nel secondo caso invece si tratta di tutti quegli utenti che sono più tecnici e che preferiscono lavorare in modalità open source senza la necessità di ricorrere ai servizi di supporto o quelli di implementazione.
In Italia il mercato è in espansione, cresce tra il 40 e il 50% anno su anno e lo sviluppo di Odoo è in altrettanto sviluppo in tutto il mondo con Germania, Austria e Svizzera, Spagna che insieme a Belgio e Francia sono protagonisti in Europa ed Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti con Brasile e Australia che spiccano a livello globale ma la società si sta espandendo anche in Messico, Hong Kong, India, Portogallo, Est Europa. “Il 2025 sarà il primo anno a pieno regime per le operazioni in Italia, quindi avremo anche i primi dati reali di fatturato, nel frattempo stiamo lavorando per continuare nel processo di crescita, prevediamo di arrivare a un organico di 80 persone entro la fine dell’anno, cosa che ci porterà anche a trasferirci in una nuova sede entro il 2026. L’aspetto del team (nella foto di apertura, ndr) è per me molto importante, sono contenta del lavoro che abbiamo fatto fino a qui e del fatto che stiamo dimostrando che anche in Italia si può costruire una realtà innovativa, si trovano i talenti, ci sono le persone che si mettono in gioco e che sono desiderosi di acquisire posizioni di responsabilità, nel contesto di Odoo le gerarchie esistono solo a livello di schema organizzativo ma di fatto l’approccio è altamente responsabilizzante e collaborativo privo di micro-management e di meccanismi di controllo, abbiamo una mentalità da startup”.
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