LIFTT aggiorna la sua strategia e diventa multi-verticale

LIFTT, società italiana di venture capital specializzata in investimenti deeptech, da il via a una transizione strategica che la porta a operare come un player multi-verticale, focalizzando risorse e competenze su quattro aree di investimento individuate negli ambiti: Infrastructure for data revolution, Human health & aging, Critical resource e Energy security & industrial automation.

Si tratta di un salto di visione che apre nuove prospettive alla società e che arriva a cinque anni dall’inizio della sua piena operatività. Diventare un venture capital multi-verticale significa, infatti, non solo valorizzare pienamente le competenze tecniche che ogni business analyst parte del team LIFTT ha sviluppato in un determinato settore, ma anche offrire alle proprie startup un ecosistema scientifico-imprenditoriale in grado di supportarle dalla culla al mercato, accelerandone la loro crescita.

Il reenginering multi-verticale, che razionalizza le precedenti sedici aree di interesse, punta a creare una massa critica di competenze, risorse e investimenti e a determinare una maggiore proattività nella gestione del portfolio.

L’obiettivo interpretare al meglio le travolgenti trasformazioni tecnologiche, economiche, geopolitiche, sociali e ambientali che stanno ridisegnando il contesto globale, ciascuna macro-area è articolata in specifiche sottocategorie di intervento, che identificano focus tematici prioritari e ne escludono altri. 

Infrastructure for data revolution fa riferimento a un fattore di cambiamento immanente che ha un impatto diretto su interi settori industriali, sulla produttività, sullo stimolo all’innovazione e sulla vita quotidiana delle persone. In questo ambito emergono soluzioni sempre più interrelate, sofisticate, scalabili, resilienti ed efficienti dal punto di vista energetico, tra le quali: tecnologie quantistiche, in grado di offrire una potenza di calcolo inimmaginabile, comunicazioni sicure e sensori ultrasensibili, e che trovano un immediato ambito di applicazione nella finanza, nella sanità, nella logistica e nella sicurezza; ottica fotonica, per elevare la velocità di trasmissione, letteralmente, a quella della luce, riducendo il consumo energetico e supportano la crescente esigenza di analisi dei dati in tempo reale; produzione di semiconduttori, essenziale per tutte le applicazioni in tema di AI e IoT, è un fattore non solo tecnologico, ma anche geopolitico, attorno al quale ruota il progresso globale; data center di nuova generazione, fondamentali per la gestione e la processazione di una quantità di dati che si moltiplica ad un ritmo costantemente esponenzialmente e che richiedono efficienza energetica, capacità di raffreddamento e connettività; sensori avanzati, sempre più precisi, grazie all’intelligenza artificiale e alla miniaturizzazione, sono un enabler indispensabile per settori come la sanità, l’automotive e le infrastrutture urbane.

La digitalizzazione dell’economia è estremamente energivora: si prevede, per esempio, che il consumo energetico dei data center quadruplicherà entro il 2030. In parallelo, il valore del quantum computing supererà i mille miliardi di dollari e i costi per la produzione di chip aumenteranno notevolmente, spingendo la ricerca di soluzioni innovative. 

L’Human health & aging è un settore in rapida espansione che affronta una delle sfide economiche e sociali più urgenti del nostro tempo: entro il 2050, oltre due miliardi di persone avranno più di 60 anni. 

Le conseguenze dell’invecchiamento della popolazione sono evidenti: problemi come le malattie neurologiche, le carenze di organi, i disturbi cronici o la fragilità mentale richiederanno con sempre maggiore immediatezza l’applicazione di nuove soluzioni. Le risposte a questo problema vanno dalla medicina personalizzata all’intelligenza artificiale per la diagnosi e lo sviluppo farmaceutico, dalla rigenerazione dei tessuti ai robot per l’assistenza, sino a comprendere le terapie geniche e cellulari, l’editing del DNA, l’intelligenza artificiale per la scoperta di farmaci, e la robotica assistiva. 

L’ambito sperimentale sta sempre più rapidamente passando all’attuazione pratica: in particolare, stanno emergendo innovazioni promettenti in ambiti chiave quali: neurotecnologie, con l’impiego di biomarcatori predittivi; terapie CAR-T e RNA, efficaci contro malattie rare e tumori; radioprecisione; ingegneria dei tessuti e degli organi, bioprinting e crioconservazione; robotica per la salute, dalla chirurgia alla cura.

Le Critical resource sono le materie prime fondamentali per l’innovazione tecnologica, la crescita economica e la sostenibilità, come litio, cobalto, acqua, suolo e capitale umano. In un contesto globale segnato da crisi climatica, transizione energetica e instabilità geopolitica, garantirne l’accesso sicuro e sostenibile è diventato strategico.

Si prevede che il mercato dei minerali critici crescerà oltre i 550 miliardi di dollari entro il 2030, trainato dalla domanda sia di semiconduttori, sia di materiali bio-based. Per esempio, le soluzioni alimentari sostenibili stanno attirando investimenti da parte di grandi aziende come Nestlé, Microsoft e Google. 

LIFTT intravede opportunità di investimento in questo settore in virtù di una molteplicità di fattori: la scarsità delle risorse e i nuovi modelli di consumo emergenti, un’evoluzione normativa vantaggiosa e il sostegno di incentivi pubblici, la maturità raggiunta da tecnologie come bioreattori e piattaforme microbiche, nonché la collaborazione virtuosa che si sta instaurando fra startup e mondo industriale.

LIFTT vede nelle risorse critiche l’infrastruttura invisibile dell’economia sostenibile. Per questo investe in startup deep tech che sviluppano soluzioni scalabili basate su tecnologie di frontiera come biologia sintetica, sensoristica e ingegneria dei materiali. Le aree di interesse includono: nuovi materiali; colture rigenerative e agricoltura; nuovi ingredienti/nuovi alimenti; biofabbricazione e biologia sintetica; acqua oceanica.

L’area delle Energy security & industrial automation fa riferimento a sfide globali sempre più interconnesse: garantire l’approvvigionamento energetico, rafforzare la sicurezza delle infrastrutture e trasformare l’industria in chiave sostenibile e resiliente. In un contesto segnato da crisi geopolitiche, transizione energetica e scarsità di manodopera qualificata, l’automazione e l’innovazione industriale non sono più opzioni, ma necessità urgenti a cui rispondere con un approccio integrato che coniughi visione sistemica ed impatto tecnologico.

I settori chiave di investimento comprendono: piattaforme cognitive e simbiosi uomo-macchina; automazione; IA per la sicurezza, con architetture e soluzioni affidabili per infrastrutture critiche; osservazione spaziale e connettività, tramite satelliti LEO e sensori iperspettrali per monitoraggio ambientale e industriale; energia nucleare avanzata, con nuovi materiali e tecnologie per la gestione dei rifiuti e micro-reattori; efficienza energetica, grazie a elettronica di potenza e sistemi; gestione intelligente delle reti elettriche manutenzione predittiva e ottimizzazione dei flussi energetici.

Come reso noto in occasione dell’ultimo CdA, dall‘inizio della sua operatività a inizio 2020, LIFTT ha raccolto complessivamente 110 milioni di euro da 215 tra investitori istituzionali e individuali, per un ammontare complessivo di investimenti pari a 78 milioni di euro.  Alla data odierna, la società può vantare in portafoglio 56 startup, a cui va aggiunta l’exit da Evergreen Theragnostics, scaleup statunitense che sviluppa soluzioni terapeutiche per pazienti oncologici mediante radiofarmaci, avvenuta a gennaio 2025.

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